Continua il tentativo leghista di diffondere una cultura oscurantista a Cologno Monzese ma Cologno antifascista (R)esiste.
Dopo aver scomodato e confuso, alla ricerca di mitologiche radici,Longobardi e Celti, Federico Barbarossa e Pontida, nuovo salto nel medioevo con il concerto del cantante Povia con un contorno di associazioni e figuri della destra fascista. Concerto patrocinato dal Comune al Cineteatro intestato (sfregio ancora più grave) al comunista e rivoluzionario Peppino Impastato.
Questa manifestazione con la scusa della lotta alla pedofilia, tentava di diffondere idee contro la libertà sessuale sostenendo a piene mani una “cultura” omofoba e ultrareazionaria.
A questa vergognosa iniziativa hanno risposto associazioni, singoli cittadini, sindacati e partiti politici (tra cui Sinistra Anticapitalista).
Abbiamo proposto un modello diverso di città : una Cologno libera dai fascismi e di pregiudizi (come recitava il titolo dell’iniziativa che abbiamo tenuto ).
Più di un centinaio i colognesi accorsi presso l’auditorium di via Petrarca , presidiato come nelle giornate genovesi da carabinieri ,polizia locale e digos.
Tanta gente a dire no alla giunta leghista e alle sue politiche e pratiche che cercano di diffondere l’odio, la paura e che si appoggiano a movimenti che dichiaratamente si richiamano alfascismo.
Saverio Ferrari, dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre, ha tratteggiato i legami e la rete di associazioni che gravano intorno a Lealtà ed Azione, mentre Luca Paladini dei sentinelli di Milano ha parlato della storia dei sentinelli con le loro azioni volte a contrastare decisamente ma con intelligenza le spinte omofobe che la nuova destra, che sta rialzando la testa in Italia, va riaffermando.
Luca ha ribadito la necessità di un antifascismo quotidiano che si pratichi in tutti gli ambienti e che sia capace di cogliere i diversi segnali di pratiche e atti fascisti che si vanno sempre più diffondendo.
E’ stato un bel segnale da parte di Cologno che ha dimostrato la capacità di questi mesi di mobilitarsi contro le pericolose politiche leghiste; lega colognese, che come nel resto di Italia, è permeata da elementi fascisti.
Antifascismo sempre quotidiano, non celebrativo; essendo capaci di vedere il fascismo quotidiano che non viene solo da chi esibisce fasci e braccia alzate, ma che viene anche da chi tratta i migranti come cittadini di serie B modificando i gradi di giudizio per i richiedenti asilo politico , o che a piene mani utilizza strumenti volti a colpire chi dissente anche solo con uno striscione (vedi i decreti Minniti- Orlando).
I fascisti hanno rialzato la testa, anche perché queste forze hanno trovato una sempre crescente sponda di “legalizzazione” da parte di chi li ha tollerato partendo da frasi del tipo i morti sono tutti
uguali o parlando delle brigate nere come dei “ragazzi di Salò.”
Cologno Monzese 14 giugno 2017

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