Si è tenuto mercoledi 18 aprile uno dei rari consigli comunali (la maggioranza fascio-
leghista colognese non tollera proprio il confronto neppure nelle sedi previste) a
Cologno Monzese.
Il consiglio era importante perché tra i punti all’ordine del giorno c’era la discussione
sulla famigerata rievocazione nazifascista, che tanto clamore ha suscitato non solo in
Italia, ma anche fuori dai confini nazionali.
L’argomento è stato messo , come accade sempre quando ci sono punti che
richiamano la partecipazione di cittadini, all’ultimo punto dell’ordine del giorno.
Nonostante ciò, la sala consigliare di Villa Casati vedeva numerosi colognesi, come
di solito non accade in queste occasioni.
La giunta ha, di fatto, ribadito quanto emerso nei giorni scorsi: la rievocazione nazista, in una città che ha “vissuto” la tragedia della guerra e delle deportazioni, è stata
semplicemente spostata a giugno (9 e 10).
Nel corso della discussione è emersa la scelta non causale della data iniziale, con la volontà
di sfregiare il 25 aprile .
Il pubblico non è riuscito a trattenere lo sdegno di fronte ad alcune affermazioni
assurde della giunta (come quella di aver rinviato il tutto per la paura che la città fosse
saccheggiata in occasioni di “pericolose” contromanifestazioni antifasciste).
La risposta del presidente del consiglio comunale è stata quella di cacciare fuori
dall’aula cittadini colognesi, colpevoli soltanto di esprimere a voce alta la non
condivisione delle becere scelte leghiste sulla reinterpretazione della storia, in cui
oltretutto si racconta l’invasione nazista come se fosse stata una scampagnata ,
tacendo la violenza, la tracotanza e la ferocia che le truppe hitleriane usarono in tutti i
territori che invasero , Italia inclusa.
“La guerra non è un gioco” era scritto su uno dei cartelli che hanno esposto i
colognesi presenti alla seduta, sfidando le ire della maggioranza fascio-leghista
pronta a reprimere qualsiasi dissenso.
Repressione che si era avuta alcuni minuti prima quando, mentre si discuteva
dell’adeguamento del piano dei servizi; adeguamento che tra i vari casi elencati
prevede la costruzione di un’area festa dall’esorbitante costo di 500 mila euro,
che sottraerrebbe un area verde ad un complesso scolastico, consumando oltre ai soldi anche
suolo pubblico.
I membri del comitato ( https://www.facebook.com/noareafesteinvolta/ ) che sta
lottando questa opera, raccogliendo anche firme per una petizione , hanno civilmente
e in silenzio protestato alzando dei cartelli in dissenso.
La maggioranza ha subito sospeso il consiglio e intimato di ammassare i cartelli.
Consiglio teso, dunque, ma in cui è emersa la volontà di tanti colognesi di non
abbassare la guardia; di non accettare i diktat leghisti né in tema di urbanistica né di
lotta antifascista.
Lorsignori per “senso di responsabilità” hanno spostato la manifestazione nazista da
aprile a giugno, gli antifascisti colognesi, e non solo, per senso di responsabilità verso
i morti della lotta antifascista ele nuove generazioni saranno presenti al nuovo
appuntamento cosi come si sono mobilitati per manifestare ad aprile !
Sinistra anticapitalista Cologno Monzese
19 aprile 2018
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