di Pietro Manzoni
Protesta inusuale, quella andata in onda lo scorso Lunedì 2 Dicembre, nel corso Consiglio Comunale, che ha indispettito non poco l’Amministrazione novatese e il Nuovo Sindaco Daniela Maldini. Il tutto è successo nella “tranquilla” cittadina di Novate Milanese.
Inusuale perché attori attivi della protesta sono stati gli agenti della Polizia Locale. Ben visibili in Sala Consiliare, indossando i gilet gialli. Motivo della protesta ed alla proclamazione dello stato di agitazione è quanto comunicato al Prefetto di Milano e alla Commissione di Garanzia (che si occupa della regolamentazione degli scioperi dei servizi pubblici essenziali) di una circolare inviata dalla segreteria comunale, ricevuta il 27 Novembre, nella quale si comunica che dal 1° Dicembre sarebbe stata applicata una recente sentenza della Cassazione, nella quale sostanzialmente si sostiene che le giornate festive infrasettimanali non avrebbero più dato diritto al riposo compensativo (poiché si ritiene normale orario di lavoro a prescindere che sia festa).
Sorpresa, per quella iniziativa, nelle fila della maggioranza ed in particolare da parte del Sindaco che non ha esitato ha dichiarare di “essere sconcertata per le modalità di protesta” da parte di lavoratori che in realtà “dovrebbero garantire il corretto svolgimento delle sedute dell’Assemblea e che invece hanno intralciato il lavoro degli Amministratori”.
Che il Sindaco dimostri particolari allergie alle mobilitazioni dei cittadini ha avuto modo di esprimerle anche in altre occasioni. Ha evidentemente concezioni particolari sulle forme di mobilitazione e di lotta. Lo stesso Sindaco D.Maldini ha inoltre espresso dubbi sulle modalità di esposizione dei punti del volantino distribuito in occasione della serata. “Punti che non sono mai transitati nell’ufficio di segreteria e che tanto meno sia mai stata inoltrata richiesta di incontro”. Inoltre la sindaca ha sostenuto che quanto disposto dall’Amministrazione è in ottemperanza ad una recente sentenza della Corte di Cassazione e ha inoltre precisato che le questioni legate ai diritti dei lavoratori sono delle priorità per l’Amministrazione Comunale.
Peccato che nel frattempo questi diritti dei lavoratori vengano calpestati prevedendo un incremento dell’orario di lavoro. Tant’è che gli stessi lavoratori della Polizia Locale hanno rivendicato nella loro piattaforma punti essenziali correlati anche a condizioni di lavoro e di retribuzione. Incremento dell’organico, aumento dell’indennità di servizio e la copertura per il mancato versamento della quota di Previdenza
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