Nella notte antecedente il 1° maggio, un gruppo di attivisti della rete Mai più lager – NO ai cpr, ha affisso sui muri a fianco del futuro lager di via Corelli a Milano, un gigantesco poster di denuncia. Riportiamo il comunicato della rete e le foto.
🚧2017-2019: LAGER IN CORSO – Non vi scusiamo per il disagio!
Questa notte abbiamo voluto denunciare con un grande manifesto nei luoghi di via Corelli quello che sta avvenendo – lì e altrove – nella nostra città e nel nostro Paese.
Lontano dalle luci del centro procedono i lavori per la costruzione di un luogo di reclusione per persone innocenti. Il CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio), un lager che sta prendendo forma nel silenzio e nell’indifferenza dei più, è però anche la metafora del nostro Paese ai tempi del “decreto sicurezza”.
I ministri dell’attuale governo Lega-M5S stanno erigendo muri – fisici, giuridici e mentali – che violano i diritti, incitano all’odio e propongono segregazione e repressione come metodo e pretesto di governo.
Mentre Matteo Salvini si dà un gran da fare a costruire muri, Luigi Di Maio lo assiste da bravo manovale, e Danilo Toninelli sonnecchia. A vigilare sul cantiere, il precedente ministro dell’Interno Marco Minniti (che nel 2017 ha previsto l’istituzione di un CPR per Regione), il quale assiste alla messa in pratica del suo piano con l’utilizzo dei suoi attrezzi.
Per realizzare il proprio progetto di governo razzista, Matteo Salvini ha infatti applicato, perfezionato e portato all’estremo istituti della legge Minniti Orlando e del decreto Minniti sulla sicurezza e il decoro urbano, pietre d’angolo di tutto l’impianto.
🔴Ma quel muro, quei muri, sono un crimine e una vergogna per il nostro Paese: non possono essere lasciati in piedi. Per questa staffetta di irresponsabili “lavori in corso”, di governo in governo, culminati con l’attuale aberrante cantiere della paura e dell’odio, non vi scuseremo mai per il disagio.
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