Un’azione di guerra contro la povertà, questo è stato lo sgombero che ieri ha visto protagoniste dodici famiglie che occupavano altrettanti appartamenti di proprietà comunale in Via Palmanova.
Cinquecento tra agenti di polizia di stato, polizia locale, vigili del fuoco e quant’altri… Elicotteri, blindati, furgoni. Un esercito, un vero e proprio esercito schierato ad applicare la linea del contratto di questo governo che prevede l’espulsione, oltre che degli immigrati dal territorio nazionale, degli occupanti di case dalle abitazioni prese.
In questo caso due piccioni con una fava dato che diverse di queste famiglie sono composte da immigrati.
Una logica brutale e disumana che vedrà una escalation della repressione, che peraltro già non mancava, contro tutti e tutte coloro che cercheranno di fare argine contro l’imbarbarimento del tessuto sociale del nostro paese.
Saremo al fianco della mobilitazione di queste famiglie ma intanto due piccole riflessioni permettetecele.
Le occupazioni avvengono a fronte di migliaia di appartamenti di proprietà pubblica tenuti sfitti per anni o decine di anni. Chi occupa lo fa non già perché abituato a delinquere, ma perché è povero e non riesce a difendere un diritto che, in teoria, viene affermato dalla nostra carta costituzionale. Lo sgombero di ieri, a spanne e per largo difetto, è costato circa diecimila euro ad alloggio cioè più o meno la cifra con cui si potrebbe pagare a queste famiglie tre anni di affitto nelle case popolari.
Al di là di tutte le altre questioni che il problema solleva, perché spendere soldi , e tanti, per reprimere anziché utilizzarli per l’aiuto sociale? La risposta è palese: si tratta di scelte politiche finalizzate ad alimentare la guerra tra poveri e a costruire una campagna d’ordine che oramai trova ampie sponde in una parte consistente della popolazione italiana.
Seconda riflessione. Le abitazioni in questione sono di proprietà del comune di Milano, agenti della polizia locale e vari funzionari a partire da quelli dei servizi sociali, hanno partecipato alla operazione. La vicesindaco ha rilasciato dichiarazioni di plauso all’intervento.
Chi governa questa città da una parte rilascia dichiarazioni tuonanti contro Salvini e la sua politica razzista e repressiva (nel tentativo di rifarsi una verginità democratica), dall’altra non esita a essere partecipe di nefandezze come quella di ieri mattina.
Le chiacchere stanno a zero e i fatti parlano.
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