Riproduciamo il comunicato stampa della Rete Antifascista di Cologno Monzese, a cui la nostra organizzazione aderisce, dopo il successo della mobilitazione contro la provocatoria farsa della “rievocazione” di un campo militare nazista del 9 e 10 giugno:
BELLA CIAO
La Rete Antifascista di Cologno Monzese è soddisfatta degli obiettivi raggiunti nelle giornate del 9 e 10 giugno 2018:
- informare, con la campagna “La guerra non è un gioco”, l’opinione pubblica sulla “rievocazione storica” voluta dall’amministrazione comunale, iniziativa che ha visto un campo militare con figuranti quasi totalmente vestiti da soldati della Germania hitleriana;
- presidiare il centro cittadino e vigilare sullo svolgimento del campo militare.
Si osserva che:
- nelle due giornate il campo militare è stato disertato dai cittadini di Cologno, fatto che indica un fallimento per l’iniziativa di sindaco e assessori;
- il campo militare, a causa dell’assenza di pubblico, domenica 10 giugno è stato chiuso con circa un’ora e mezza di anticipo;
- più di un centinaio di persone hanno raccolto l’invito della Rete e partecipato alle rappresentazioni, agli interventi e alle testimonianze che si sono alternate per tutto il pomeriggio in piazza XI febbraio;
- alla fine del presidio la Rete ha promosso un corteo che da piazza XI febbraio si è recato pacificamente al cippo dedicato ai nove deportati colognesi, di fianco a Villa Casati, sede del comune.
Tutto questo è potuto accadere grazie alla volontà di chi ha voluto, ancora una volta, ribadire che l’Italia è una Repubblica nata dalla Resistenza antifascista e che ogni oltraggio portato all’antifascismo e alla Resistenza vedrà sempre pronta, ferma e determinata la risposta delle persone che si riconoscono nei loro valori.
Abbiamo scelto di manifestare portando in piazza magliette bianche e cartelli recanti la scritta “La guerra non è un gioco”, abbiamo scelto di leggere brani che parlano di cosa è stata la guerra per chi l’ha vissuta, per smontare le narrazioni tossiche che mettono sullo stesso piano tutte le parti coinvolte nella II guerra mondiale e nella Resistenza. Abbiamo scelto di stare in piazza in questo modo perché il nostro primo intento è comunicare con le persone che vivono il territorio. Abbiamo scelto di dire che un’amministrazione comunale deve educare ai valori della pace e della convivenza, non dare un’immagine annacquata, falsa e di parte della guerra.
Ringraziamo tutti/e i/le cittadini/e di Cologno e territori limitrofi, le forze politiche e sociali che hanno raccolto il nostro appello e che hanno animato pacificamente il presidio da noi promosso.
14 giugno 2018
RETE ANTIFASCISTA COLOGNO
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