di Pierino Manzoni
Veri e propri attimi di paura nel tunnel che collega il centro di Novate alla periferia ovest del paese, e agli ospedali di Bollate e «Sacco» di Milano, sottopassando i binari delle Ferrovie Nord. Intorno alle 21 di mercoledì 2 luglio è crollata una canalina posta sulla volta della galleria, costringendo all’immediato blocco della circolazione, con non pochi disagi per i residenti, tenuto conto anche che l’altro collegamento con Bollate è interrotto a causa dei lavori di ampliamento dell’autostrada Rho-Monza.
Immediata la reazione di rabbia da parte dei cittadini novatesi (sfociata per lo più sui social) ai quali è andata subito la memoria al cavalcavia di Annone Brianza crollato nel mese di novembre del 2016, anche se in questo caso, fortunosamente, non ci sono state vittime.
Il sottopasso in questione aveva subito, nei mesi scorsi, un’importante ristrutturazione (prevista dal PGTU), che ha comportato il restringimento delle corsie veicolari per la creazione di una pista ciclabile (in realtà poco utilizzata a causa di una curva cieca).
Un fiore all’occhiello dell’Amministrazione comunale
Quest’opera doveva rientrare tra i “gioielli” da presentare agli elettori in occasione delle elezioni amministrative del 2019. La rabbia dei/delle cittadini/e si è quindi rivolta nei confronti dell’Assessore al Territorio Daniela Maldini (PD), che lo scorso 14 luglio aveva replicato, su un giornale locale, a un’interrogazione da parte dell’opposizione in merito alla sicurezza del sottopasso, affermando: «E’ un allarmismo strumentale, che stride con un opera che invece risulta apprezzata dai cittadini».
La stessa Maldini aveva però dovuto ammettere di aver ricevuto segnalazioni, non solo da parte dei cittadini ma anche dalla Polizia Locale, di infiltrazioni di acqua che compromettevano l’intonaco della volta, attribuendone però la responsabilità a Ferrovie Nord.
Solo nella serata di giovedì, a quasi 24 ore dal crollo, l’Amministrazione ha emesso un comunicato nella quale si informava i cittadini che i detriti erano stati asportati e che quindi riprendeva la circolazione. Problema risolto? Pensiamo di no. La questione è quasi certo che si ripresenterà nel mese di settembre, con le inevitabile ricadute sul piano politico.
Maggioranza e opposizioni a Novate Milanese
Novate è il paese dove Casapound ha una sua base di consenso. È prevedibile che al rientro dalle ferie sfrutterà l’incidente del sottopasso per cavalcare la protesta nei confronti dell’attuale amministrazione. Protesta strumentale, visto che tra i suoi esponenti locali c’è chi è stato Vicesindaco, in quota PDL, per dieci anni dal 1999 al 2009.
Ma come spesso accade, il consenso dell’estrema destra si nutre delle debolezze della sinistra, specie quando quest’ultima accetta di condividere la responsibilità di governare. Della maggioranza che attualmente amministra Novate Milanese fa parte la lista «Novate più chiara», composta da diversi soggetti, tra i quali Rifondazione Comunista.
Il risultato e la totale impercettibilità di un discorso di sinistra nel dibattito pubblico. Per questo, come Sinistra anticapitalista, crediamo che per la primavera del 2019, quando si andrà al rinnovo dell’Amministrazione locale, la sinistra novatese di opposizione debba essere pronta a giocare il proprio ruolo.
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