Sabato 10 giugno 2017 il comune di Cologno Monzese patrocinerà una serata sul tema della lotta alla pedofilia: nel cine-teatro comunale intitolato a Peppino Impastato, infatti, si esibiranno l’avvocato Amato, volto noto dell’associazione ultra-conservatrice “Giuristi per la vita”, e il cantante Povia, che – dopo Sanremo – ha scelto di diventare portavoce di istanze complottiste contro un presunto ‘nuovo ordine mondiale’ e di farsi paladino della ‘famiglia naturale’ contro la cosiddetta (e inconsistente) ‘teoria gender’. Una consolidata coppia di fatto, quella Povia-Amato, che sta calcando i palchi di mezza Italia per propagandare idee discriminatorie verso le soggettività portatrici di differenze, incolpare la ‘lobby gay’ di architettare un piano diabolico per distruggere la famiglia e altre amenità che attingono a piene mani dal repertorio reazionario dell’ultimo secolo e mezzo. Per chi avesse stomaco e un po’ di tempo da perdere, non è difficile reperire su YouTube filmati delle precedenti esibizioni dei due. Una sceneggiata smaccatamente di parte, che si pone in assoluta coerenza con la mozione contro il ‘gender’ votata nello scorso autunno dal Consiglio comunale di Cologno (per la cronaca: la mozione venne proposta dal capogruppo della Lega Nord, tale Lorenzo Corradini, assurto all’onore delle cronache locali per aver dichiarato pubblicamente di appartenere a Casa Pound e di aver partecipato alla parata nera dello scorso 29 aprile al Cimitero maggiore di Milano – cfr Gazzetta della Martesana di sabato 27 maggio 2017).
Se ci fermassimo qui sarebbe “solo” l’ennesimo episodio della brutale battaglia ideologica della giunta leghista per dimostrare che Cologno è ormai cosa loro (cfr gli articoli sulla chiusura del Centro Interculturale delle donne e del Centro di lingua e cultura italiana per stranieri, nonché la minaccia di sfratto allo spazio sociale Casa in Movimento). Ma c’è un aspetto che getta una luce inquietante sull’iniziativa del prossimo 10 giugno. Sulla locandina ufficiale, infatti, accanto allo stemma del Comune, appare in bella vista il logo di Bran.co onlus. Da una semplice ricerca si scopre che si tratta in realtà di un’organizzazione-satellite di Lealtà e Azione, il noto gruppo neofascista attivo a Milano e dintorni. Promotore, tra le altre cose, del raduno condito da saluti romani al campo 10 del Cimitero maggiore di Milano lo scorso 29 aprile, organizzato per commemorare i combattenti repubblichini (a volte ritornano). Manifestazione vietata dal Prefetto, che ha successivamente dichiarato di voler perseguire per evidente apologia di fascismo i partecipanti. Si tratta di una conferma, l’ennesima, dell’alleanza tattica tra Lega Nord e gruppi neofascisti: la Lega incassa voti dal sottobosco della destra radicale, mentre quest’ultima acquista agibilità politica piazzando suoi candidati e mettendo in agenda i suoi temi.
Fortunatamente, la presenza dei Bran.co/Lealtà e Azione ha suscitato una reazione decisa in città: a partire dalla sezione locale dell’ANPI, che insieme all’ANPI provinciale ha chiesto la rimozione del patrocinio all’evento, passando per una petizione on line con il medesimo scopo, per finire, soprattutto, con un contro-evento in cui parlare di antifascismo, di diritti e di libertà per tutt*.
Vi invitiamo quindi a firmare e far circolare la petizione on line per chiedere la revoca del patrocinio da parte del Comune: https://www.change.org/p/angelo-rocchi-sindaco-di-cologno-monzese-cologno-monzese-mi-cancellare-il-patrocinio-ai-neofascisti
E soprattutto vi invitiamo a partecipare all’assemblea pubblica che varie realtà cittadine – partitiche, associative, sindacali e singoli – hanno organizzato venerdì 9 giugno per far conoscere al territorio una contro-narrazione libera da fascismi e pregiudizi sui temi che verranno trattati da Povia e Amato. (locandina)
Sinistra Anticapitalista Cologno
Firma la petizione al sindaco di Cologno Monzese perché ritiri il patrocinio alla iniziativa fascista
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.