di Renato Pomari e Marco Panaro
A Monza si terranno, tra il 28 maggio e l’11 giugno, le elezioni amministrative, dopo cinque anni di governo del Partito democratico e dei suoi alleati, con sindaco Roberto Scanagatti. Sinistra Anticapitalista e Rifondazione Comunista hanno deciso di formare una lista comune, che prenderà il nome di «Sinistra Alternativa». Sono in corso colloqui per la partecipazione anche del Partito Comunista Italiano.
«Sinistra Alternativa» nasce dalla condivisione di un programma alternativo ed in contrapposizione alle scelte del Partito Democratico che ha governato la città negli ultimi cinque anni. Una gestione che non ha migliorato per nulla le condizioni di vita delle classi popolari e che è rimasta del tutto subalterna alle politiche di austerità e riduzione della spesa pubblica imposte agli enti locali dal governo Renzi, così come dai precedenti.
«Sinistra Alternativa» sarà anche, com’è ovvio, opposta al Movimento 5 Stelle, che peraltro a Monza ha avuto notevoli difficoltà ad esprimere un candidato sindaco credibile, dopo aver svolto elezioni «primarie» con un livello di affluenza bassissimo. Pur rimanendo aperti al confronto con il movimento di Grillo su singoli temi che riguardino la vita di Monza, non è possibile nessun accordo stabile, a causa della sua linea politica demagogica e legalitarista, con non poche ambiguità, ad esempio, sul tema dei migranti, che si avvicinano molto a posizioni apertamente reazionarie.
Inutile dire, infine, che «Sinistra Alternativa» sarà fieramente nemica della destra, la quale candiderà alla carica di Sindaco Dario Allevi, già capogruppo di Alleanza Nazionale in consiglio comunale negli anni Duemila e successivamente presidente della Provincia di Monza e della Brianza, a capo di una giunta più nota alle cronache per le vicende giudiziarie dei suoi componenti, che per le positive realizzazioni.
«Sinistra Alternativa» rivendica, fin dalle espressioni dei simboli, l’appartenenza comunista, un’appartenenza senza tratti di tipo nostalgico, ma che si radica in un programma di opposizione alle politiche di austerità e di distruzione dei servizi pubblici, che, anzi, vanno difesi e rilanciati. Consapevole dell’incompatibilità delle proprie idee con tutte le altre proposte politiche in campo, la lista non farà alcun apparentamento all’eventuale turno di ballottaggio.
Uno degli aspetti centrali del programma sarà la difesa dell’ambiente, con un’impostazione ecosocialista, ed in particolare per lo sviluppo del trasporto pubblico, che negli ultimi sei anni è stato progressivamente ridotto in maniera indecorosa. Da evidenziare anche la tutela del parco della Villa Reale e della «Cascinazza», un’area non urbanizzata di quasi 500.000 mq. che si trova nel Comune di Monza, al confine con i Comuni di Sesto San Giovanni e Brugherio, nel Parco della Media Valle del Lambro.
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